Promessi sposi POP
PROMESSI SPOSI POP
di e con Luisa Baschieri e Paola Marcone
Drammaturgia Paola Marcone
Voce Narrante Dario Marconcini
Luci e macchineria Riccardo Gargiulo - Maria Cristina Fresia
Video Matteo Parenti
Musiche Fabio Bartolomei
Foto Massimo Nardi
Spettacolo con bambole & carillon/ chewingum & pop-corn liberissimamente tratto dal capolavoro ottocentesco nell'estremo e acrobatico tentativo di rendere giocondissimi i temi ivi contenuti quali: l'oppressione dei potenti, la limitazione delle libertà, le trame del destino forzate dall'ignoranza e dalla povertà.
Potrebbe essere andata così.
Siamo di notte, lungo i Navigli, in una Milano non sempre da bere. Due pregiudicati spregiudicati e tutt'altro che bravi, due di quelli che sembrano usciti da un B-movie anni Settanta, entrano in un anonimo locale industriale. Forse vogliono rubare o cercano informazioni. Ma non è importante. Di sicuro si trovano davanti l'inaspettato: opere d'arte seriale, manifesti pubblicitari, icone della Mattel e della Marvel, tracce di voci, camei cinematografici, maschere e ombre cinesi.
I due cedono alla tentazione e alla digressione: si mettono a dare corpo e voce ad una storia che pare scriversi da sé. L'ottocentesco autore, che in realtà si cela dietro una finzione, parla di giovani - anonimi e popolari - che sfidano il destino e osano dialogare con il potere e con i meandri più mefitici ed incancreniti della società. Fino a che ogni sventura si risolve con la caparbia determinazione dei sentimenti e della ostinata volontà di portare a compimento un progetto.
PROMESSI SPOSI POP è un libero esperimento di arte democratica. Nasce da un fantastico incontro tra personalità artistiche che, a distanza di un secolo, sembrano affacciarsi alla stessa piazza gremita di vita e di vicende potenzialmente appartenenti a tutti.
Manzoni, integerrimo e riservato. Scrive rivoluzionariamente di gente comune.
Andy Wharol, mondano e poliedrico, assieme a tutti gli artisti visivi che, nel corso del Novecento, hanno fatto della ricerca sulla veicolazione dell'arte alle masse il centro della loro poetica.
"...e qui l'autore ebbe a confessare il piacere di svegliarsi al mattino, di recarsi nello studio e tirar fuori dal cassetto dello scrittoio qualcuno di quei soliti personaggi, disporli davanti a sè come tanti burattini, osservarne le mosse, ascoltarne i discorsi, poi mettere in carta e rileggere... per provare un godimento così vivo come quello di una curiosità soddisfatta.." A. Manzoni
"Non pensare di fare arte, falla e basta. Lascia che siano gli altri a decidere se è buona o cattiva, se gli piace o gli faccia schifo. Intanto, mentre gli altri sono lì a decidere, tu fai ancora più arte."
"Non ti preoccupare, non c'è niente che riguarda l'arte che uno non possa capire." A. Warhol
Tecnica:teatro d'attore e video
Età: dai 10 anni
REGIONE TOSCANA - PROGETTO RESIDENZE ARTISTICHE CULTURALI
una produzione di BUBAMARA Teatro con A.T.B. e BUTI TEATRO
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